(09/09/2025) Oggi è un gran giorno per tutti gli amanti della libertà: poche ore fa le forze aeree israeliane, utilizzando più di dieci velivoli con e senza pilota, hanno attaccato e distrutto il quartier generale dell'organizzazione terroristica Hamas situato a Doha, la capitale del Qatar. Nell'attacco sono stati eliminati quattro leader di Hamas: Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin, Khaled Meshaal e Nizar Awadallah. Particolarmente importante è l'eliminazione di Khaled Meshaal, per lungo tempo capo dell'ufficio politico di Hamas e responsabile di numerosi attentati terroristici contro lo Stato di Israele e contro innocenti cittadini ebrei.

L'operazione, ribattezzata "Summit of Fire", è stata decisa dal governo di Gerusalemme dopo l'odioso attacco terroristico perpetrato ieri nella capitale contro i passeggeri di un autobus, nel quale sono state uccise sei persone e ferite altre quindici, e dopo l'imboscata compiuta da Hamas a Gaza che è costata la vita a quattro bravi soldati israeliani. La dirigenza di Hamas in Qatar aveva plaudito all'attentato di Gerusalemme, definendolo "azione eroica", e adesso ha ricevuto la giusta punizione per i suoi crimini.

Il Partito Mondialista esulta per la coraggiosa ed efficace azione di Israele, azione che certamente era stata approvata dagli Stati Uniti d'America dal momento che il Qatar ospita numerose basi USA. Noi mondialisti non abbiamo mai creduto alla favola dell'«agente Krasnov», ovvero alla diceria, circolante in Rete da alcuni mesi, secondo cui l'attuale presidente americano Donald J. Trump sarebbe un agente del Kgb reclutato nel 1987 e "coltivato per quarant'anni allo scopo di farlo arrivare alla Casa Bianca, e da lì abbattere l'Occidente e fare gli interessi del tiranno Putin: se Trump fosse una "risorsa" russa sotto copertura non appoggerebbe con tanto impegno lo Stato di Israele, che dell'Occidente è l'avamposto in un Medio Oriente dominato da ayatollah e dittatori armati e finanziati da Mosca. Più semplicemente riteniamo che Donald J. Trump, consapevole del pericolo di una "sovraestensione" dell'Impero Americano, ha saggiamente deciso di appaltare la difesa del quadrante mediorientale al suo alleato più fedele e più potente, così come ha deciso di assegnare agli alleati europei maggiori responsabilità nella difesa dell'Ucraina e del confine orientale del Vecchio Continente da una sempre più probabile invasione russa (ed è per questo che in questi mesi abbiamo mantenuto un attento e guardingo silenzio sulla nuova amministrazione statunitense).

Ci lascia francamente indifferenti la reprimenda del segretario generale dell'Onu Guterres, il quale ha protestato per la "violazione della sovranità del Qatar" e ha parlato di "violazione del diritto internazionale", quando l'Organizzazione Non Utile, anzi Dannosa è rimasta inerte per tre anni e mezzo di fronte all'invasione dello Stato sovrano dell'Ucraina da parte del regime putinista. La verità è che la sovranità statale e il diritto internazionale non possono e non devono essere usati per giustificare atti, come l'invasione dell'Ucraina e gli attacchi terroristici contro Israele, che causano la morte di migliaia di innocenti e mettono in pericolo l'esistenza di interi popoli, come quello ucraino e quello israeliano.

Di fronte a una comunità internazionale che la Russia e i suoi vassalli terroristi hanno trasformato in una giungla ove vige solo la legge del più forte, Israele ha dimostrato di essere il più forte, di sapere e volere difendersi con le unghie e con i denti contro chiunque tenti di sterminarlo. Per questo noi mondialisti continueremo a stare al fianco di Israele, unica democrazia del Medio Oriente, e degli Stati Uniti d'America, che nonostante tutto rimangono la sentinella del mondo libero, nella loro lotta per abbattere le autocrazie asiatiche e contro i loro tirapiedi fondamentalisti e terroristi, e creare un Impero mondiale laico, federale e liberaldemocratico che assicuri pace, libertà e giustizia per tutti.