(25/03/2022) È già passato un mese da quando il tiranno Putin ha invaso la pacifica e democratica Ucraina; un mese di bombardamenti sui civili, un mese di stupri, di rapimenti di sindaci non collaborazionisti, un mese di deportazioni di massa, un mese di GENOCIDIO per il quale il Tiranno delle Russie prima o poi pagherà, o davanti alla giustizia degli uomini, o davanti alla giustizia di Dio. E in questo mese, nella trasmissione Piazza Pulita di La7 - la rete italiana che più di tutte le reti italiane si è segnalata per la sua infame connivenza con le presunte "ragioni" del Tiranno - il professor Alessandro Orsini, sedicente "esperto di politica internazionale", ha cercato, con infame ostinazione, e con la collaborazione del conduttore "equidistante" Corrado Formigli, di convincere l'Italia e tutto l'Occidente a non fornire armi all'Ucraina per difendersi dall'aggressore russo, e a non colpire con sanzioni il regime del tiranno Putin.
L'unico argomento usato dall'Orsini, trito e ritrito, è: se noi occidentali facciamo arrabbiare Putin, se mettiamo Putin in un angolo, Putin scatenerà la terza guerra mondiale e moriremo tutti, perciò è meglio se lasciamo che Putin si prenda l'Ucraina così si calma, non scatena la terza guerra mondiale e noi non moriremo. È lo stesso argomento tirato fuori per la prima volta dallo stesso Putin raccontando di quando, ragazzo di strada a San Pietroburgo, diede la caccia a un topo fino a chiuderlo in un angolo e questi lo morse, ovvero, "mai mettere un topo in un angolo": in questo caso il topo è lui, e minaccia di morderci a sangue se lo "chiudiamo in un angolo", cioè se non lasciamo l'Ucraina nelle sue grinfie.
Questo pseudoargomento è fallace per due motivi.
1) Chi garantisce all'Occidente che Putin si accontenterebbe della sola Ucraina? Prima di iniziare l'invasione Putin ha posto un ultimatum alla Nato: ritiratevi da tutti i Paesi che hanno aderito al Patto Atlantico dopo il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991, ovvero Lituania, Estonia, Lettonia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Albania e Macedonia del Nord, altrimenti scatenerò una guerra senza quartiere. Quindi lo scopo del tiranno Putin non è "soltanto" recuperare il dominio su un'Ucraina che i russi considerano "popolo fratello" (dopo il genocidio che hanno compiuto, gli ucraini certamente non si sentiranno mai più "fratelli" dei russi, e tutto per colpa di Putin): è ricostruire la sfera di influenza che l'Urss si era creata in Europa dal 1945 fino all'abbattimento del Muro di Berlino; perché solo un "cuscinetto" così ampio dava ai gerarchi sovietici una tranquillità sufficiente contro le loro paranoie di invasione da parte dell'Ovest, e Putin, ex-spia del Kgb cresciuto e addestrato in quel clima paranoico, vuole restituire alla Russia quel "cuscinetto" di popoli vassalli sia per tenere lontani i carriarmati e i missili della Nato, sia soprattutto per tenere lontana dal popolo russo l'«infezione» della DEMOCRAZIA, la vera arma finale che distruggerebbe per sempre il suo regno di terrore. Per questo il tiranno Putin non si accontenterà mai della sola Ucraina, ma cercherà di riprendere il controllo su tutti i Paesi dell'Europa orientale; e cosa proporrà allora l'esimio professor Orsini, di cedergli anche la Polonia e tutti quei popoli altrimenti Putin scatena la terza guerra mondiale e ci ammazza tutti?
2) In realtà la minaccia di scatenare la terza guerra mondiale, che il professor Orsini rilancia da un mese dagli schermi di La7, fa parte dell'armamentario di quella che i russi chiamano "MASKIROVKA", ovvero "ARTE DI MASCHERARSI", ovvero ancora "ARTE DI BLUFFARE": un'arte che i russi conoscono e praticano fin dal 1400, quando il primo zar di Russia, Ivan il Terribile, faceva disporre sul campo di battaglia dei fantocci con indosso le divise dei soldati russi, facendoli mettere in bella mostra affinché i suoi nemici credessero che il suo esercito fosse meno numeroso del reale e lui potesse così coglierli di sopresa. La Russia, essendo sempre stata economicamente, scientificamente e tecnologicamente ARRETRATA rispetto all'Occidente, ha sempre utilizzato a piene mani l'arte di bluffare, di mascherarsi, di nascondere le sue vere intenzioni per confondere e terrorizzare gli avversari, ed è quanto adesso sta facendo Orsini, il propagandista di Putin.
In pratica il tiranno Putin, per bocca di Orsini e delle altre quinte colonne filorusse sparse in Occidente, sta dicendo a noi occidentali che Putin è come un criminale, un rapinatore di banche che ha preso degli ostaggi e, gridando come un pazzo, minaccia di ucciderli se non gli sarà data un'automobile veloce per fuggire col suo bottino, perché lui non ha niente da perdere, e in questo caso l'ostaggio sarebbe tutto il genere umano.
Ma non è affatto vero che Putin non ha niente da perdere: Putin ha TUTTO da perdere; ha da perdere la sua miserabile vita, le sue immense ricchezze accumulate in vent'anni di ladrocini, i suoi duemila miliardi di dollari nascosti nei paradisi fiscali sotto falso nome, il suo panfilo da 140 metri Sherazade ancorato a Marina di Carrara, il suo potere... perché Putin, come tutti i tiranni, vuole vivere per sempre, e conservare per sempre le sue ricchezze e il suo potere.
Per questo Putin non scatenerà mai la terza guerra mondiale: perché se lo facesse perderebbe tutto, le sue ricchezze, il suo potere e la sua miserabile vita.
Per questo la minaccia di scatenare la terza guerra mondiale agitata da Putin e dai suoi portavoce come Orsini è un BLUFF, una MENZOGNA PER TERRORIZZARE NOI OCCIDENTALI CON LA PAURA DELL'APOCALISSE NUCLEARE e convincerci ad arrenderci senza combattere.
Noi occidentali, invece, dobbiamo continuare a rifornire di armi l'Ucraina, che in questo mese ha dimostrato di saper resistere eroicamente e di saper arrecare perdite consistenti all'esercito del tiranno Putin, e dobbiamo continuare a colpire il suo regime di menzogna, terrore e morte con sanzioni economiche, diplomatiche e culturali sempre più forti, fino ad ABBATTERE PUTIN E TOGLIERLO DI MEZZO UNA VOLTA PER TUTTE. Solo così la Russia cesserà di essere un pericolo per il genere umano, e il popolo russo, liberato dalla schiavitù al tiranno Putin, potrà finalmente iniziare a camminare insieme all'Occidente sulla via della libertà, della democrazia, della prosperità e della pace: la via che conduce all'Impero mondiale.
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