La giornata in Libia
si apre con i
ribelli che, secondo
alcune voci,
conquistano Misurata
mentre il regime
tenta di placare il
malcontento con
misure economiche.
Le milizie
anti-governative
libiche hanno preso
il controllo della
città costiera
Misurata, situata a
meno di 200 km da
Tripoli, dopo aver
respinto una
«violenta»
controffensiva: lo
sostiene un abitante
della terza città
della Libia. Le
informazioni sulla
situazione di
Misurata sono state
a lungo confuse. Gli
oppositori di
Gheddafi avevano
annunciato mercoledì
di aver preso la
città; i residenti
hanno detto che
mercenari e soldati
lealisti hanno
lanciato una
controffensiva,
giovedì, ma che è
stata respinta.
«I manifestanti
hanno sconfitto le
forze di sicurezza e
preso il controllo
della città», ha
raccontato Mohamed
Senoussi, 41 anni,
«la situazione
adesso è calma dopo
4 ore di intensa
battaglia avvenuta
nella mattina. Gli
abitanti celebrano
la vittoria e
cantano «Dio è
grande». «I civili
stanno adesso
organizzando il
traffico,
ispezionando la
gente per cercare
armi; sono stati
arrestati alcuni
infiltrati che si
ritiene provenissero
da Tripoli».
Gheddafi concede
sussidi
Il governo libico ha
aumentato gli
stipendi, alzato i
sussidi per il cibo
e ordinato indennità
speciali per tutte
le famiglie. Lo
riferisce la
televisione di
stato. Secondo la tv
ogni famiglia
riceverà 500 dinari
libici (pari a 290
euro) per coprire
l'aumento del costo
del cibo, mentre gli
stipendi di alcune
categorie di
dipendenti pubblici
aumenteranno del
150%.
Si muove anche la
Nato
Mentre
Francia e Gran
Bretagna preparano
all'Onu una
risoluzione per un
embargo militare
contro il regime
libico si muove
anche l'Alleanza
atlantica. «Ho
convocato una
riunione di
emergenza per oggi
pomeriggio per
consultazioni sulla
situazione in Libia.
Per cui ritornerò a
Bruxelles tra poche
ore», ha detto
Rasmussen durante la
sua visita a
Budapest. «Prima
della riunione
incontrerò i
ministri della
Difesa Ue e
discuterò con loro
su come possiamo
aiutare in modo
pragmatico coloro
che ne hanno bisogno
e limitare le
conseguenze di
questi eventi», ha
aggiunto. Il
segretario generale
della Nato ha
precisato che le
priorità devono
essere l'evacuazione
ed eventualmente
l'assistenza
umanitaria. «È un
po' prematuro
entrare nei
dettagli, ma la Nato
ha i mezzi che
possono essere
utilizzati in
situazioni del
genere e l'Alleanza
Atlantica può agire
come coordinatore se
e quando uno stato
membro individuale
vuole agire», ha
detto ancora
Rasmussen.