«Mio papà fa il dittatore». Catalogo dei presidenti eterni in giro per il mondo (e dei loro eredi)di Guido De Franceschi - Sole24Ore 24 febbraio 2011 Commenti (7) Rispetto a qualche decennio fa è aumentato il numero dei paesi democratici, basti pensare all'Europa orientale e al Sud America. Ma molti Stati nel mondo rimangono sottoposti a regimi autoritari e non democratici (compreso il paese più popoloso di tutti, la Cina) e a leader che governano ispirati da un unico criterio: il mantenimento del potere, a ogni costo o quasi. Nelle ultime settimane un paio di autocrati, l'egiziano Hosni Mubarak e il tunisino Zine El-Abidine Ben Ali, hanno dovuto farsi da parte sotto la spinta di vigorose proteste popolari. Altri rimangono aggrappati a un potere messo seriamente in discussione dal diffondersi di rivolte. È il caso, ad esempio, del colonnello Muammar Gheddafi che ha sciolto le briglie della repressione più brutale e sta annegando nel sangue la Libia. Non sempre, ma spesso gli autocrati, anche se sprovvisti di titoli regali per cui la successione in famiglia è consuetudine, hanno la pulsione a lasciare in eredità il potere a figli, figlie, fratelli e parenti. Anche nei paesi democratici esistono dinastie politiche e famiglie che offrono più di un leader politico, basti pensare negli Stati Uniti ai Kennedy, ai Bush e ai Clinton, ma anche ai coniugi Kirchner in Argentina o ai Papandreou in Grecia. Ma nei paesi democratici questo avviene secondo regole, appunto, democratiche. Altrove invece il passamano tra familiari viene praticato attraverso altre vie, piuttosto diverse. Di seguito, un catalogo antologico dei principali dittatori, autocrati, "uomini forti", leader inamovibili, presidenti eterni e satrapi che governano in paesi dell'Asia, dell'Africa, dell'America Centrale. E, sì, anche dell'Europa.
Azerbaigian / Dal partito
comunista alla successione
dinastica
Guinea Equatoriale / Obiang
e lo stato proprietà privata
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