Ma è la politica che
deve impedire l'eutanasia per
sentenza
La risposta dell'On. Roccella a Giuliano Ferrara Di Eugenia Roccella (*) - Il Foglio 23/2/2011
Non credo che qualcuno possa
amare una legge che entra
nell'intimità dell'ultimo
respiro. Non amerò, dunque,
questa legge più di quanto ami
quella sulla procreazione
assistita. Ma la realtà chiede
di essere governata.
(*)
Eugenia Maria
Roccella
(Bologna, 15 novembre 1953) è
una giornalista e politica
italiana. Attualmente è
sottosegretario al Ministero
della Salute. Figlia di uno dei
fondatori del Partito Radicale,
Franco Roccella, e della
pittrice e femminista Wanda
Raheli, trascorre l'infanzia in
Sicilia, affidata ai nonni e a
una zia, per poi raggiungere a
Roma i genitori in età scolare.
Roccella diventa femminista per
«trasferire l’autorevolezza che
la donna aveva nel privato anche
nella sfera pubblica»: entra a
18 anni nel Movimento di
liberazione della donna,
diventandone leader. Si fa
portavoce in quegli anni di
molte battaglie femministe, per
l'aborto, contro la violenza
sulle donne, per la modifica del
diritto di famiglia, per le pari
opportunità. Laureata in lettere
moderne, è dottore di ricerca
presso l'Università La Sapienza.
Negli anni ottanta ha lasciato i
Radicali, colpevoli, a suo dire,
di ricadute anti-individuali nel
loro individualismo e di
sponsorizzare un'idea di libertà
senza limiti che non fa altro
che ottenere un'illibertà
assoluta. Si allontana per
vent’anni dalla politica attiva
per occuparsi della famiglia
(due figli, una zia e i suoi
genitori). Ha maturato quindi un
cambiamento profondo, pur
mantenendo molto della sua
formazione culturale. Dal
femminismo, ad esempio, e
dall’idea della centralità del
materno e del corpo per
l’identità femminile, derivano
l’interesse per la biopolitica e
per le trasformazioni introdotte
dalle biotecnologie in materia
di procreazione. È diventata
editorialista del quotidiano
Avvenire e ha collaborato con Il
Foglio, con Il Giornale e con la
rivista bimestrale di cultura
politica Ideazione. Su queste
testate si è principalmente
occupata di problematiche
relative alla bioetica.
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