La democrazia spiegata da
Gheddafi in tv: un potere da
tenere per sempre
di Chiara Zamin - Sole24Ore 22
febbraio 2011
Democrazia. Diretta, indiretta,
costituzionale. Nessuna di queste
forme di governo sembrano
interessare il leader libico Muammar
Gheddafi. Ma una cosa è certa. Lui,
terzo dittatore in ordine
cronologico che rischia di essere
cacciato, dopo il rovesciamento
della dittatura del tunisino Ben
Ali, e dell'egiziano Hosni Mubarak,
non disprezza, né respinge il
termine democrazia.
In un'intervista di circa un mese fa
e trasmessa da al-Jazeera, Gheddafi
ha spiegato ai telespettatori il
significato di questa parola, senza
fare alcun riferimento alla
derivazione greca del termine, in
cui
demos sta per popolo e
cratos per potere, ovvero
potere del popolo. Davanti alle
telecamere, il leader libico
spiegato
che democrazia è un termine di
origine araba, composto da
demos, che significa
tenere per sempre, e
cratos, significa
posto. Ovvero:
in democrazia un leader sta al
potere per sempre. Non ha
dubbi il leader libico, è talmente
sicuro e disinvolto nel spiegarlo
che suscita il sorriso del pubblico
in sala e quello dell'anchorman del
programma televisivo.
L'estratto del programma postato su
youtube un mese fa è tornato alla
ribalta in questi giorni. I commenti
in inglese della gente su youtube.
«Ma chi ci farà divertire così tanto
una volta che se ne sarà andato?».
«Ti ringrazio per 40 anni di risate,
ma ora per favore vattene» commenta
un utente.
E un altro: «Spero che i libanesi si
sbarazzino di lui, che lo spediscano
dal suo compagno di merende
Berlusconi». «E' talmente ridicolo
che qualcuno lo ritiene il dittatore
più simpatico del mondo». C'è chi si
chiede come sia possibile che «un
pazzo psicopatico sia diventato
leader del Paese». A diffondere il
video online è anche il sito
www.gazamom.com, il blog di
Laila El- Haddad, una mamma
palestinese di Gaza, giornalista e
attivista politica, autrice del
libro "Gaza Mom, Palestine, Politics,
Parenting and Everything in Between".
«Demo-Karasy: Gheddafi scompone il
termine» intitola il post più
recente di El-Haddad, commentando
quanto sia ridicolo ma allo stesso
tempo triste e patetico il fatto.