L'assissino
di
monsignor
Padovese
non
era
pazzo
ma
avrebbe
compiuto
un
omicidio
rituale
al
grido
di
"Allah
è
Grande".
I
medici
rivelano:
"Coltellate
su
tutto
il
corpo"
di Redazione - Giornale 07 giugno 2010
Ankara
-
L’assassino
di
mons.
Luigi
Padovese
non
era
pazzo
ed
ha
compiuto
un
assassino
rituale
al
grido
di
’Allah
è
grandè
secondo
"Asianews",
agenzia
stampa
del
Pontificio
istituto
missioni
estere,
che
invita
il
Vaticano
e il
governo
turco
a
rivedere
le
proprie
iniziali
posizioni.
"Mentre
i
giorni
passano,
si
aggiungono
nuovi
particolari
alla
vicenda
dell`assassinio
e
alla
presunta
’insanità’
dell`uccisore",
scrive
oggi
Asianews.
"Coltellate in tutto il corpo" "I medici che hanno effettuato l`autopsia hanno rilevato che mons. Padovese presentava coltellate in tutto il corpo, ma soprattutto dalla parte del cuore (almeno 8). La testa era quasi completamente staccata dal tronco, attaccata al corpo solo con la pelle della parte posteriore del collo. Anche la dinamica dell`uccisione è più chiara: il vescovo è stato accoltellato in casa. Egli è riuscito ad avere la forza di andare fuori, sulla soglia della casa, sanguinante e gridando aiuto e là avrebbe trovato la morte. Forse solo quando egli è caduto a terra, qualcuno gli ha tagliato la testa. Testimoni affermano di aver sentito il vescovo gridare aiuto. Ma ancora più importante, è che essi hanno sentito le urla di Murat subito dopo l`assassinio. Secondo queste fonti, egli è salito sul tetto della casa è ha gridato: ’Ho ammazzato il grande satana! Allah Akbar!’. Questo grido - prosegue ’Asianews’ - coincide perfettamente con l`idea della decapitazione, facendo intuire che essa è come un sacrificio rituale contro il male. Ciò mette in relazione l`assassinio con i gruppi ultranazionalisti e apparentemente fondamentalisti islamici che vogliono eliminare i cristiani dalla Turchia"". Davanti a questi nuovi e agghiaccianti particolari - scrive ’Asianews’ - sono forse da rivedere le dichiarazioni del governo turco e le prime convinzioni espresse dal Vaticano, secondo cui l`uccisione non avrebbe risvolti politici e religiosi".