Se la prof è suora il velo non piace più
Una
linea tutta occidentale: l'Europa si
vuole annullare,
si odia
e detesta le sue origini
Di Redazione - Da IL GIORNALE 11 dicembre 2009
In una
elementare di Roma genitori in rivolta
contro la religiosa che insegna italiano:
«Questa è una scuola pubblica, faremo
ricorso al Tar». Ecco dove può arrivare un
malinteso senso del «pluralismo religioso»
Dice ora Patrizia Angari, trentasei
anni, cassintegrata Alitalia, a nome pure
delle altre mamme: «La nostra è una scuola
pubblica, una scuola statale, perciò se
serve faremo ricorso al Tar. Qui non è in
discussione la persona, la suora sarà pure
bravissima ma io contesto l'istituzione che
rappresenta. Cioè la Chiesa. Voglio vedere
cosa dirà la maestra a mio figlio quando
Valerio le chiederà come è nato l'universo.
Sono atea e credo che la scuola pubblica
debba essere quantomeno laica. O no?».
Che Paese stiamo diventando? Dov'è che si era vista una scena così? La madre lavoratrice che organizza un comitato di mamme democratiche e smaschera il traditore che corrompe i fanciulli? Va be’, c'è stato il caso di Socrate, ma non esageriamo. Più vicino a noi: Unione Sovietica, ventesimo secolo. Arcipelago Gulag di Solgenitsin racconta vicende di questo genere. Sbugiardare il finto compagno, rivelare che è un prete, consegnarlo alla vergogna popolare. Sulla Pravda apparivano le lettere delle mungitrici di renne, da noi le più rappresentative sono le hostess Alitalia, ad alcune delle quali i privilegi devono aver dato alla testa. Anche da cassintegrate è più alto il loro mensile di quello complessivo di un esercito di suorine che puliscono il sedere a bambini e a vecchi. C'è bisogno di spiegare perché tutto questo è razzismo, convinto per di più di essere progressista? I razzisti sono quelli che dividono gli esseri umani in due categorie: le persone degne di godere dei diritti umani, e quelle meno, molto meno. Qui si nega a una persona il diritto di meritarsi un posto di lavoro sulla base dell'appartenenza a una religione. Se ci fosse una magistratura seria interverrebbe aprendo un fascicolo sulla vicenda intestandolo alla Legge Mancino, là dove si punisce «... con la reclusione sino a tre anni chi (...) incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi» (art. 1). Una bella idea di laicità esprime la mamma citata. È in linea di navigazione con una deriva tutta occidentale. L'Europa si vuole annullare, si odia. Detesta le sue origini. In nome dell'illuminismo giacobino fa fuori l'illuminismo ragionevole, e con esso si uccide, lasciando spazio a una tranquilla invasione islamica. Il principio di uguaglianza è per la cultura dominante come una pialla: implica omogeneizzarsi alla religione di Stato, che a quanto pare esige la riduzione della fede a fatto privato, con una ridicola confusione tra laicità e miscredenza violenta. La cosa più incredibile non è che ci sia in giro qualcuno con le idee strane, ma che raduni intorno a sé gente normale pronta a darle ragione. E in Italia siamo ancora fortunati, perché questi casi appaiono isolati. Ma ci sono inchieste condotte specie nel Nord Europa dove si rivela che essere cristiani è un vero handicap sociale. Si chiama cristianofobia questa malattia europea, si è espressa nella sentenza contro i crocifissi sulle pareti delle scuole, e in Italia ha questi epigoni. Il risultato? È molto più difficile trovare comprensione se sei una suora che se sei un imam. O un propagandista dello yoga. Fare il presepio è intolleranza, invece introdurre, ad esempio, il buddismo è ritenuto molto laico, in perfetta armonia con la laicità della scuola.
La preside
Filippini, che è donna di buon senso,
dichiara: «L'insegnante che c'era prima
della suora impartiva ai bambini dei corsi
di benessere yoga: li faceva sdraiare in
cerchio, disegnava dei mandala e
recitavano insieme dei mantra... ».
Om, Om, Om.
Quello andava benissimo alla signora
dell'Alitalia. Invece nominare Gesù a Natale
è un delitto.
Noi suggeriremmo alla suora, se non è troppo tardi, di dichiararsi sì suora, ma anche lesbica, o almeno suora incinta, e farsi fare un anatema dal vescovo, come nei film alla moda di Almodóvar. Diventerebbe un'eroina. Forse le perdonerebbero persino se facesse dire le preghiere ai bambini. |