Coro mondiale
Di
Marcello Veneziani - Libero 23/1/2009
Ora che il coro mondiale Obama nell’alto dei
cieli si è finalmente assopito, possiamo riflettere
su cosa è accaduto? Si è trattato di un caso
gigantesco di Illusionismo planetario. Senza
precedenti. Da studiare a livello sanitario,
psicologico e psichedelico. Dunque, un uomo che non
ha mai governato uno Stato, una città, di cui nulla
si sa oltre le parole e soprattutto l’immagine,
viene eletto “a pelle” la Speranza del Cosmo.
Conoscevamo star planetarie, da Kennedy
a Madre Teresa di Calcutta e Papa Wojtyla, ma anche
Madonna o Di Caprio. Conoscevamo pure statisti
definiti Uomo della Provvidenza, come il Mussolini
nostrano. Ma non era mai capitato un caso di
santificazione a priori, di elevazione preventiva di
un leader a Uomo della Provvidenza. Non Santo subito
ma Santo prima di nascere.
Ma non distraiamoci, torniamo al Fenomeno Allucinante. Si sa solo come parla, come balla, si conosce la sua dentizione, si conoscono i suoi pettorali, perché come tutti gli uomini della provvidenza Obama ha mostrato il suo corpo nudo, e gli stessi che ironizzavano sui nudi duceschi, sono accorsi ad adorarlo fin dentro il costato.
Badate bene che in quel che dico non c’è un filo di polemica e di antipatia verso Barack. Anzi, lo avrei votato anch’io, lo dissi prima delle sue elezioni, ai tempi del ballottaggio con l’insopportabile Hillary Clinton, pompata consorte dello spompato Bill. Il fatto che Obama sia nero non aggiunge e non toglie nulla al suo ipotetico valore. Ma è ipotetico, signori. Non abbiamo prove per confermarlo o confutarlo.
Vogliamo dire che siamo contenti di vedere un nero alla casa Bianca? Sì, diciamolo, per le ragioni storiche e umane che voi dite ma anche per un’altra, leggermente più perfida: spero che con l’arrivo di Obama al Vertice del Mondo, avendo ormai centrato l’obiettivo nel punto più alto, finisca quell’insopportabile canone mediatico e cinematografico in base al quale il negro in tv, al cinema, ovunque è sempre il giudice saggio, il poliziotto bravo e corretto, la vittima e mai dico mai il cattivo, il violento, il delinquente… Non dite che si tratta solo di fiction perché in America la mancanza di storia è colmata proprio dalla fiction: il cinema assolve al ruolo di racconto storico, funge e colma il deficit di memoria, supplisce quel vuoto e perciò è fondamentale. Ed è ridicolo che noi in Europa e in Italia, benché carichi di storia, stiamo facendo la stessa cosa.
Mi sembra surreale questo illusionismo planetario che ha fatto passare un annuncio per un evento, una promessa per un fatto accaduto, un neonato presidente per un gigante della storia. E qui vengo al tema finale che vorrei sottoporvi. L’ateismo.
Ora, a Obama facciamo con tutto il cuore i migliori auguri. E sono auguri sinceri perché sono nel nostro interesse. Quindi ci dovete credere. Ma al di là di lui, resta la follia di un Sistema Mondiale che riesce a costruire e abbattere Immagini sul nulla e nel nulla, e a rendere la Verità così volatile e leggera da scambiare i ruoli con la Falsità con assoluta disinvoltura. Tra Illusione e realtà, come tra fiction e storia non c’è più differenza.