"L'Islam trasformerà l'Occidente". Parola di sceicco
Europa terra di conquista
di Andrea B. Nardi - l'Occidentale 27/9/2008
L’Islam ha le idee chiare e programmi precisi sull’Occidente, ma l’Occidente li ha sull’Islam? Lo sceicco Omar Bakri, originario della Siria, ha istituito e dirige l’Islamic Religious Court a Londra ed è a capo dell’organizzazione islamica Al-Muhajiroun. Tiene lezioni e conferenze in Inghilterra e nel mondo. Queste sono alcune sue tipiche interviste rilasciate recentemente a quotidiani e televisioni. Le sue dichiarazioni e i suoi insegnamenti sono emblematici dei piani islamisti contro le democrazie europee.
Il quotidiano arabo-londinese Al-Hayat, per esempio, in una serie di articoli sulla comunità musulmana in Gran Bretagna, ha raccolto queste sue affermazioni trascritte dal Middle East Media Research Institute.
Intervistatore: Ho ascoltato la sua lezione sulle fondamenta del credo, e sembra che non siate interessati a portare gli studenti nella società britannica, cioè non li aiutate a essere musulmani britannici.
Bakri: Nel mio metodo di educazione sono contrario all’idea di integrazione. Non crediamo che sia consentito integrarsi nelle società in cui viviamo. Non sono un sostenitore dell’isolamento dalla società e non sono un sostenitore dell’integrazione in essa. Sono un sostenitore di cambiare la società per mezzo della mia religione, non per essere cambiato da essa.
E dove condurrà questa
vita di separazione?
La vita di separazione condurrà a un cambiamento nella
situazione del paese in cui viviamo, come i musulmani
hanno cambiato la situazione in Abissinia e in
Indonesia. Trasformeremo l’Occidente in un regime
islamico per invasione esterna o culturale. Se Allah
vuole, trasformeremo l’Occidente in Dar Al-Islam [cioè,
in una regione sotto la regola islamica, ndr] per mezzo
di un’invasione dall’esterno. Se uno Stato islamico
cresce e invade l’Occidente noi saremo il suo esercito e
i suoi soldati dall’interno. Altrimenti cambieremo
l’Occidente attraverso un’invasione ideologica da qui,
senza guerra e uccisioni. O noi predicheremo a loro ed
essi accetteranno l’Islam, o noi vivremo tra loro ed
essi saranno influenzati dalle nostre vite e
accetteranno l’Islam come una soluzione politica ai loro
problemi, non come una soluzione ideologica. Gli
occidentali ci hanno imposto una legge artificiale, e il
futuro regime islamico imporrà loro regole
islamico-religiose. Il musulmano agirà secondo questa
legge volontariamente e chiunque non sia musulmano farà
questo per forza di legge. Io non obbedisco alla legge
artificiale. Anche se non la vìolo, non obbedisco ad
essa. Allah ha detto: Non obbedite agli infedeli e agli
ipocriti.
Come si può vivere in una
società in cui si è un estraneo?
L’Islam è una religione della legge della natura. Quando
un uomo incontra problemi egli utilizza la legge della
natura. In America si è sviluppata recentemente una
discussione sulla separazione tra uomini e donne nelle
università. Perché? Perché ci sono problemi. Ci sono
ragazze che restano incinte a un’età giovane, senza
marito. Non c’è alcun motivo di mischiare i sessi
all’interno delle università. Io vivo ai margini della
legge esistente, finché ciò sia compatibile con la legge
naturale e non sia in conflitto con l’Islam. Alcuni
paesi hanno cominciato a discutere la questione della
punizione dei ladri. Nell’ex Unione Sovietica dicevano
che avrebbero tagliato la mano del ladro. Questa è la
legge di natura, perché è la legge severa che dissuade
il ladro dal commettere il reato.
Lei è accusato di legami
con organizzazioni verso le quali la Gran Bretagna è
ostile e che essa vede come nemici. Lei predica ai suoi
alunni di vedere il movimento talebano e Osama bin Laden
come il gruppo che sarà salvato il Giorno del Giudizio.
Finché le mie parole non diventano azioni, non fanno del
male!
La seguente intervista, invece, è stata rilasciata alla Tv libanese OTV e riportata da Memri Tv.
Intervistatore:
Perché lei ce l’ha con l’Inghilterra?
Bakri: I miei problemi con la Gran
Bretagna sono causati dal fatto che la sua legge non è
la legge di Allah. Io seguo il vero Salafismo: pregare
una religione pura e completa, dove noi brandiremo le
armi contro chiunque ci combatterà. Se mi s’impedisce di
seguire la legge di Allah, allora non mi rimane che
emigrare in Libano. In Gran Bretagna, nelle università,
l’Islam si sta diffondendo in misura mai vista prima, e
i non musulmani vi si stanno convertendo alla media di
21 persone al giorno. Nel giro di vent’anni la società
britannica avrà una maggioranza musulmana. È per questo
che le istituzioni di questo regime laico stanno
combattendo chiunque si avvicini all’Islam.
Come giudica le vittime
innocenti di attentati islamisti?
In caso di autodifesa ci sono vittime innocenti. Vengono
uccise per sbaglio, come danni collaterali, non
intenzionalmente. Quando le bombe americane colpiscono i
musulmani hanno il diritto di fare rappresaglie, e
possono esserci vittime.
C’è una differenza tra
combattere un soldato americano o un militare israeliano
impegnato in operazioni belliche?
Forse che quando un soldato americano si toglie la
divisa e si mette in pigiama diventa proibito colpirlo?
C’era una base militare
nelle Twin Towers?
Non si è trattato di un attentato solo alle Twin Towers
ma anche al Dipartimento della Difesa statunitense.
L’Undici settembre è stata un’operazione che ognuno
giudica a suo modo, c’è chi è contrario e chi
favorevole.
E quando gli esplosivi
sono messi sui treni o nei bar? Se si è sotto
occupazione nemica e si compiono attacchi è una cosa...
Voi potete definire queste operazioni come terrorismo.
Ma oggi l’America rappresenta il campo del terrorismo
occidentale. Ci sono due tipi di terrorismo: quello
benedetto e quello deplorevole. Lo stesso è per la
violenza. La violenza può uccidere o salvare vite. La
violenza americana uccide, così il suo terrorismo è
condannabile, laddove la violenza dei mujahidin è usata
per difesa e come rappresaglia per proteggere vite e
onore. Il loro terrorismo è benedetto. Non ogni
terrorismo è deprecabile.
Quindi perché lei ha preso
la cittadinanza inglese?
Io non l’ho presa. Loro me l’hanno data. Io appartengo
all’Islam. Non appartengo all’Inghilterra. Io ero un
musulmano che viveva in Inghilterra, ora vivo in Libano.
E allora perché non l’ha
rifiutata?
Io non uso i loro documenti, non ho il passaporto
inglese, ne ho uno libanese.
Ospite in trasmissione: Quello inglese gliel’hanno tolto.
Intervistatore:
Perché non l’ha restituito lei prima che glielo
requisissero?
Loro mi hanno tolto il mio diritto di cittadinanza. Non
mi hanno più dato il passaporto perché mi sono rifiutato
di giurare fedeltà alla regina e alla legge inglese. Io
obbedisco solo ad Allah e al suo messaggero.